giovedì 4 giugno 2009

la storia delle cose

Senza commento per questi video di Annie Leonard, adesso tradotti anche in italiano. Si può solo guardarlo e pensarci su.

Parte prima



Parte seconda



Parte terza



Ma ce le siamo mai poste queste domande ? E cosa ci siamo risposti ?
E' la storia delle cose............

martedì 2 giugno 2009

La tecnologia che aiuta l'agricoltura


Bancolat a San Miniato

Da qualche giorno presso il Ristoro del Grillo in località la Borghigiana nel comune di San Miniato (PISA) è stato inaugurato il primo Bancolat del comune.
Latte fresco appena munto accessibile giorno e notte.
Basta mettere sotto una bottiglia da un litro , inserire un euro ed ecco sgorgare un bianchissimo latte come appena munto. Unico neo , devi andare a casa a bollirlo prima del consumo.

Il bancolat è refrigerato e la temperatura è garantita da un termometro digitale ben visibile.La macchina è accessibile 24 ore al giorno.
Per adesso se non hai la bottiglia ti viene messa a disposizione.

Come si vede dalla foto anche un bambino può fare l'operazione di "mungitura".
Mentre fai il prelievo alcune mucche quasi vere ti tengono compagnia.

Una bella tecnologia per accorciare la filiera: dal produttore al consumatore a pochissimi km di distanza e la qualità è alta.
Una considerazione: se la macchina fosse in in luogo più densamente abitato , ad esempio vicino all'uscita della superstrada o dei supermercati , probabilmente la vendita sarebbe incrementata.
Un ultimo vantaggio è la riduzione dei rifiuti.
Un consumo di quasi 1 litro di latte a famiglia per giorno vuol dire almeno trecento confezioni di tetrapack da smaltire in un anno. In tempi di crisi anche il risparmio sulla tariffa della nettezza può avere un significato. Speriamo sia la prima di una serie.

E perché non provare anche con i detersivi alla spina ?
Ma allora perché non consentire come avveniva qualche anno fa di poter comprare l'olio extravergine di oliva sfuso direttamente dal produttore. Quanto vetro in meno da smaltire ............

David e Golia



Voltafaccia di Asus che rinnega di Linux.
Era un dato di fatto ormai da tempo. Nei negozi non si trovavano quei piccoli computer con schermo minore di 10" che aveva sancito una svolta nel mercato dell'hardware.
In un periodo di crisi generale erano l'unico segmento in rapida crescita. Ma per la prima volta, almeno in italia potevi andare in un supermercato e scegliere liberamente ( o quasi ) quale sistema operativo usare.
Chi non aveva mai usato un computer lo portava a casa e non trovava differenza tra usare Linux o un sistema proprietario. Un po' meno soddisfatti gli smanettoni che non hanno resistito a superare i limiti imposti da una distribuzione preinstallata e hanno scelto di modificare il loro sistema operativo mettendo Ubuntu o cose simili.
L'azienda Taiwanese adesso ha deciso:
i prossimi netbook da lei prodotti arriveranno con Windows XP preinstallato anziché la distribuzione GNU/Linux Xandros, ( non delle migliori sicuramente) che ha accompagnato i primi Eee PC arrivati sul mercato.
Allora per ringraziare Microsoft fa una campagna per pubblicizzare il sistema operativo " più migliore assai"

quasi a volersi scusare di aver solo per un attimo pensato di tradirla.

Secondo quanto rilevato dal gruppo Asus, la maggioranza degli acquirenti si portava a casa un Eee PC solamente per regalarlo ai propri bambini: non era questo il target a cui si mirava per questo prodotto.
E' qui la pericolosità di Linux. Se i bambini ci si trovavano bene fin da piccoli e crescono a pane e software libero cosa pensate che useranno da grandi ?

"lo spacciatore regala la prima dose"