martedì 2 giugno 2009

David e Golia



Voltafaccia di Asus che rinnega di Linux.
Era un dato di fatto ormai da tempo. Nei negozi non si trovavano quei piccoli computer con schermo minore di 10" che aveva sancito una svolta nel mercato dell'hardware.
In un periodo di crisi generale erano l'unico segmento in rapida crescita. Ma per la prima volta, almeno in italia potevi andare in un supermercato e scegliere liberamente ( o quasi ) quale sistema operativo usare.
Chi non aveva mai usato un computer lo portava a casa e non trovava differenza tra usare Linux o un sistema proprietario. Un po' meno soddisfatti gli smanettoni che non hanno resistito a superare i limiti imposti da una distribuzione preinstallata e hanno scelto di modificare il loro sistema operativo mettendo Ubuntu o cose simili.
L'azienda Taiwanese adesso ha deciso:
i prossimi netbook da lei prodotti arriveranno con Windows XP preinstallato anziché la distribuzione GNU/Linux Xandros, ( non delle migliori sicuramente) che ha accompagnato i primi Eee PC arrivati sul mercato.
Allora per ringraziare Microsoft fa una campagna per pubblicizzare il sistema operativo " più migliore assai"

quasi a volersi scusare di aver solo per un attimo pensato di tradirla.

Secondo quanto rilevato dal gruppo Asus, la maggioranza degli acquirenti si portava a casa un Eee PC solamente per regalarlo ai propri bambini: non era questo il target a cui si mirava per questo prodotto.
E' qui la pericolosità di Linux. Se i bambini ci si trovavano bene fin da piccoli e crescono a pane e software libero cosa pensate che useranno da grandi ?

"lo spacciatore regala la prima dose"

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